Settimana 8 | Quando diciamo: "mhhh sa di buono"

Settimana scorsa abbiamo parlato del nostro senso dell’udito e del ruolo che esso gioca nella definizione dello spazio, nella percezione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Oggi invece parliamo di un senso affascinante e a me molto caro. Ho lavorato per oltre 14 anni nelle SPA ed a chiunque ne abbia frequentate, anche solo nominare questi luoghi, farà riaffiorare ricordi di profumi come l’incenso, gli oli essenziali e candele profumate. Come per le frequenze sonore, i profumi hanno un potente effetto sulla nostra mente e sull’idea che abbiamo del mondo. A volte definisce per fino i nostri punti di riferimento sociali. Basta pensare all’effetto di certe eau de toilette… Solo sentire la scia di qualcuno che indossa un determinato profumo, innesca un meccanismo di ricordi e associazioni inconsce, facendoci immaginare corpi, volti e a volte anche toni di voce della persona o della situazione a cui associamo quel determinato profumo.

"L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso."
Italo Calvino 

L’Olfatto: le emozioni e la memoria

Ciò che stimola l'olfatto, ma anche il gusto, sono sostanze chimiche. Non voglio addentrarmi sulla struttura fisiologica del nostro organo e quindi ho selezionato per te un Ted che spiega in modo semplice come funziona il nostro sistema olfattivo.

L’olfatto è sempre rimasto il più misteriosi tra sensi umani. Si sapeva che l’essere umano adulto potesse catalogare circa 10.000 odori diversi, ma non se ne conosceva la ragione. È grazie al premio Nobel vinto da Richard Axel e Linda B. Buck nel 2004 che si è finalmente iniziato a comprendere che esiste una famiglia di geni responsabili dello sviluppo delle tipologie di ricettori olfattivi. Ogni recettore può determinare un numero limitato di odori e possiamo quindi dire che sono altamente specializzati. Questi recettori inviano il segnale a dei micro scompartimenti dedicati, all’interno del nostro cervello. È solamente all’interno del nostro cervello che questi odori vengono combinati creando degli schemi. Questa scoperta è fenomenale perché significa che possiamo odorare il profumo di un fiore di camomilla fresco, raccolto oggi, ma ricordarci di una memoria di molti anni prima.

Quando qualcosa ha un sapore davvero buono, è soprattutto l'attivazione del sistema olfattivo che ci aiuta a rilevare le qualità che consideriamo positive. Un buon vino o una fragola attiva tutta una serie di recettori olfattivi, aiutandoci a percepirne le diverse molecole. Un odore/un profumo può innescare ricordi specifici della nostra infanzia o di emozioni positive o negative, e riproporcele. Una singola vongola non fresca che provoca malessere, può lasciare un ricordo che rimane con noi per anni, e ci impedisce di ingerire qualsiasi cibo, per quanto delizioso, che contenga delle vongole. Qualcuno potrebbe chiamarlo un momento Proustiano. L’autore francese Marcel Proust scrisse questa frase nel 1913 in uno dei suoi famosi scritti “À la recherche du temps perdu” riferendosi al profumo della torta intinta in una tazza di tè. Proust però si riferiva al gusto e mai avrebbe potuto pensare che tutta quella poesia fosse innescata invece dal suo sistema olfattivo. Il momento Proustiano ha dato l’inizio a una moltitudine di studi che collegano l’esperienza olfattiva alle memorie autobiografiche e per quanto siamo ancora agli inizi di queste investigazioni scientifiche, ciò che abbiamo imparato è che l’olfatto stimola i ricordi a cui abbiamo associato delle emozioni importanti.

Gli odori hanno l’accesso diretto al nostro sistema limbico, all’ippocampo e all’amygdala che sono le aree del cervello in cui vengono processate anche le emozioni e i ricordi. Per questo motivo, moltissime aziende oggi, hotel e fiere stanno investendo molto nel coinvolgimento emotivo per creare emozioni memorabili, come cita la Harvard Business Review del 2018. Ti faccio un esempio di come l’olfatto sia stato uno strumento di marketing distintivo nominando il brand Abercrombie & Fitch. Tutti abbiamo in mente quel profumo, che ti piacesse o no, invadeva le strade in cui si trovavano gli stores, e potevi identificarlo a centinaia di metri di distanza.

Il professore David Edward dell’università di Harvard ha studiato una nuova tecnologia per trasmettere gli odori attraverso gli smartphones. In effetti è l'unica cosa che manca ai nostri strumenti di comunicazione. Beh, indovina? Mi ero messa in waiting list per acquistarlo. Purtroppo non è mai stato prodotto. Sono certa però che è solo questione di tempo. Facciamo un salto in un futuro molto prossimo:

Come cambierebbe il nostro modo di comunicare? Manderemmo messaggi ai nostri amori al mattino con il profumo di croissant?

 

La QE e l'olfatto

Nelle scorse settimane, abbiamo definito l’intelligenza emotiva come una competenza che necessita di allenamento. Gioca un ruolo fondamentale nelle relazioni. Nel libro “L’intelligenza emotiva: cos’è e perché può renderci felici", Daniel Goleman, sottolinea l’importanza di saper riconoscere e gestire le emozioni proprie e del partner per affrontare i conflitti in modo costruttivo. L’intelligenza emotiva (QE) si basa sulla disponibilità ad ascoltare davvero ciò che l’altro ha da dire e a sintonizzarsi empaticamente con il suo stato emotivo, a prescindere dall'essere o meno d'accordo. Si tratta della capacità di percepire emozioni, accedere a esse, comprendere sentimenti altrui e saperli gestire in modo da promuovere la crescita intellettuale ed emotiva. Spesso ci arrabbiamo, la rabbia è causata non tanto dall'azione di nostro figlio o del nostro partner, quanto dalla nostra interpretazione errata. Mahatma Gandhi diceva: “Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare”. Ebbene, cosa c’entra l’olfatto? L’olfatto ci aiuta a percepire dall’ambiente esterno, molecole di particolare interesse per la sopravvivenza e le relazioni sociali e quindi le emozioni altrui. Quindi potremmo dire che siamo in grado di "ascoltare" con il naso. Ognuno di noi ha una carta d’identità olfattiva, ogni persona è circondata da una specie di nuvola invisibile agli occhi, ma sensibilissima all’olfatto caratterizzata dalle secrezioni dei feromoni presenti in tutte le dinamiche relazionali, in particolare nei comportamenti socialmente rilevanti per la sopravvivenza. Il feromone attiva comportamenti primari che scavalcano persino il conscio. Per esempio, all’interno di “gruppi” si tende ad aggregarsi ed a riconoscersi attraverso queste nuvole invisibili. La costruzione del legame tra una mamma e il suo bambino nasce molto presto, quando il neonato è ancora nell’utero e si rafforza con la secrezione di feromoni. La madre viene riconosciuta prima di tutto dall’odore. Adoro chiedere a mio figlio di annusarmi… mi dice sempre: “mamma sai di fragola o di caramella”. L’odore della mamma ha un effetto calmante sul bambino. Tra innamorati succede lo stesso fenomeno e la chimica d’attrazione si genera attraverso i feromoni. Quando sei arrabbiato con tuo figlio o con il tuo partner, annusare un indumento, il cuscino del letto, ti aiuta a riportarti immediatamente in uno stato di calma.

Il profumo della felicità

Come abbiamo detto, i profumi sono stimoli chimici potenti che vengono trasportati dai nervi del sistema olfattivo e che sono collegati a delle parti del cervello che controllano le emozioni. Beh semplicemente, aromi/profumi che sono collegati a ricordi positivi e a emozioni positive, scaturiscono emozioni di gioia. Ancora una volta, ecco una pratica antica, ovvero l’Aromaterapia, che torna in auge perché finalmente spiegata dalla scienza. Gli oli essenziali rilasciano delle molecole che si respirano facilmente perché sono composti volatili che funzionano in sinergia tra loro. Il senso dell'olfatto è l'unico senso che è così intimamente e inconsciamente connesso al cervello che ci permette, semplicemente respirando, di innescare una risposta emotiva, e quindi una chimica positiva. L'aromaterapia è stata descritta sia come un'arte che una scienza. L'aromaterapia sfrutta il potere dei profumi e del loro ruolo nel tuo stato emotivo. La maggior parte degli oli essenziali contengono composti che interagiscono con le stesse aree del cervello come farmaci da prescrizione nella classe benzodiazepine, elevando i livelli di neurotrasmettitori chiave associati con l'umore, senza effetti collaterali. Vi riporto uno studio sulla correlazione tra aromaterpia e gli effetti fisiologici. Se vuoi approfondire l’argomento ti indico una guida esaustiva agli Oli essenziali.

 

Salus per Acquam: un rituale molto Happiness

Questo capitolo non poteva mancare perché il mio amore per le SPA è ormai assodato (per i neofiti, il termine SPA è l'acronimo di Salus per Acquam: la salute dall’acqua. Quando pensiamo ad un momento di relax, non riusciamo a toglierci dalla mente un momento molto ozioso: può essere una vasca da bagno con candele intorno, un libro letto al calduccio sotto una coperta, sdraiarsi beatamente sotto un albero di ulivo… Ci sono dei rituali che amo particolarmente e sono quelli in cui si usa l’acqua. Siamo praticamente fatti di acqua: l’85% del nostro cervello, l’83% del nostro sangue e il 75% dei nostri muscoli sono formati da acqua. Niente da fare, l’acqua ha un potere straordinario su di noi, ci rilassa immergerci, ci rilassa guardarla (pensa al mare o ai laghi) e ci fa bene berla. Viviamo i primi 9 mesi della vita immersi in acqua… non serve altro per spiegare che immergersi in una vasca d’acqua calda è l’emblema del relax. Se non hai una vasca da bagno allora puoi fare il mio tanto amato pediluvio che ti permette di ottenere enormi benefici. Il pediluvio è una pratica molto antica, che aihmè oggi viene snobbata. Pensa al lavoro che fanno i nostri piedi per supportare il nostro peso o peggio…. a portare i tacchi! Se invece preferisci non avere a che fare con l’acqua sarà sufficiente diffondere qualche goccia di essenza che ti indico con un diffusore apposito oppure farlo da te seguendo questo semplicissimo tutorial con l’olio essenziale scelto, bicarbonato di sodio (che ti servirà in ogni caso per il bagno) e una candelina teelight. Se invece ti piace oziare sotto l’albero di ulivo, basterà che apri le narici e le essenze della natura faranno il loro effetto.

Ingredienti fondamentali:

  • Candeline teelight (che tornano sempre comode)

  • Bicarbonato di sodio (che adoro per le sue innumerevoli proprietà e applicazioni)

  • Olio essenziale a scelta tra quelli indicati oppure semplicemente un limone tagliato a fette

Gli oli essenziali che si dice migliorino la felicità sono: l'incenso, mirra, sandalo, cassia, legno di cedro, lavanda, coriandolo, palissandro, gelsomino, camomilla, rosa, bergamotto, mandarino, limone, ylang ylang, geranio, melissa, arancia, patchouli, basilico, corteccia di cannella, citronella e palmarosa.

Puoi utilizzare l'equivalente in forma di fiore/frutto fresco o secco, come ad esempio l'arancia, il limone, la lavanda, la rosa, la camomilla etc... l'olio essenziale permette di usare poche gocce ed avere una resa molto maggiore.

Procedura:

  • Usa massimo 10 gocce per il pediluvio (o la diffusione) e 15 saranno sufficienti per il bagno.

  • Se invece usi il fresco o il secco, non c'è limite.

  • Scegli una musica con la frequenza 432hz o 528hz e concediti questo rituale.

  • Congratulazioni, celebra la tua ottave settimana.

FOCUS: Il valore del tempo

Avere un'abbondanza di tempo per fare le cose che amo fare, che sento il bisogno di fare è forse il mio modo preferito per sentirmi “ricca”. Cito la ricerca dello psicologo Tim Kasser, che definisce la capacità di gestire il proprio tempo come "un percorso verso la felicità personale". Anche se ne siamo consapevoli, vorremmo tutti avere più tempo da dedicare a ciò che abbiamo voglia di fare. 

È importante sapere che non è colpa tua, ma è la nostra cultura che non ce lo consente:

Siamo una società materialmente benestante, ma siamo anche una società a cui “manca il tempo” sotto innumerevoli punti di vista e in ogni parte del mondo. Mi sento di affermare che, dobbiamo rallentare, perché stiamo facendo costantemente troppo. Se ci interessa la nostra felicità , quella della nostra famiglia, dei nostri cari e della società in cui viviamo, dobbiamo imparare a fare meno piuttosto che di più.

La ricerca di Kasser sull’importanza della gestione del tempo, conferma che la ricchezza materiale non prevede la felicità e il benessere. Il valore del tempo invece si, perché ci permette di rilassarci, perseguire e assaporare i piaceri e nutrire le relazioni che ci interessano. Avere un po’ di tempo non strutturato, o "spazio libero", nelle nostre giornate ci aiuta anche ad essere più creativi. Quando spremiamo tutto lo spazio libero dalle nostre vite, non permettiamo alle nostre idee di marinare. Non permetteremo loro di respirare. Non permettiamo loro di emergere nel loro pieno potenziale."

La ricerca ci suggerisce anche che lavorare di più riduce la nostra produttività. Il professore di economia John Pencavel ha scoperto che la produttività all'ora diminuisce drasticamente quando una persona lavora più di 50 ore alla settimana. Dopo 55 ore, la produttività diminuisce al punto da rendere inutili altre ore. E quelli che lavorano fino a 70 ore settimanali ottengono solo la stessa quantità di lavoro svolto da coloro che lavorano nelle 55 ore. Incluse in queste ore di lavoro vanno considerati i tempi dedicati alla lettura e risposta di email e pensieri rivolti alle preoccupazioni di lavoro. Questa drastica riduzione della produttività può essere spiegata in due modi principali. In primo luogo, si diventa semplicemente molto meno efficienti a causa di stress, affaticamento e altri fattori.. Quindi se sei sovraccaricato di lavoro, lavori male. La seconda spiegazione è in una certa misura un'estensione della prima... ovvero sul lungo periodo, si riduce la creatività, la motivazione, l'entusiasmo e di conseguenza l'innovazione non permettendoci di trovare nuove soluzioni che consentirebbero una crescita aziendale. Secondo i report dell'OECD, l'Irlanda è al top della lista del GDP prodotto per ogni ora lavorata con $99.5, seguita dalla Norvegia con $83.1 e la Germania con $72.2. La cosa interessante è che questi 3 paesi lavorano molte meno ore all'anno del resto del mondo.

Spesso diciamo la frase “non ho tempo” e immediatamente trascuriamo le cose e le persone che amiamo e apprezziamo di più. La verità è che probabilmente stiamo perdendo tempo su cose che non amiamo. In un giorno ci sono 24 ore per tutti e tendiamo a dimenticarci che il modo in cui organizziamo il nostro tempo è interamente una nostra scelta. Finire per non averne da dedicare al nostro “spazio libero” e da investire nei rapporti con le persone o le attività che amiamo ci allontana dalla felicità.  "Il tempo è una cosa creata", ha scritto il filosofo cinese Lao Tzu. Ti invito a dedicare più tempo di valore nella tua vita, questa sarà la tua più grande ricchezza.

Il tempo è la nostra più grande ricchezza e te lo voglio augurare… Ti auguro tempo di Elli Michler:

COMPITO DELL'OTTAVA SETTIMANA

Stiamo quasi giungendo al termine del percorso sulla Scienza della Felicità e tra 2 settimane ti ritroverai a realizzare un piano di vita. Oggi quindi voglio regalarti tempo e ti assegno i seguenti compiti: 

  1. Regalati almeno un rituale Spa. 

  2. Lavora di meno. Definisci ad inizio giornata quante ore dedicherai al lavoro che non dovranno essere più di 8 (puoi adeguare questo monte ore in base alla tua situazione). Incluso il tempo in cui leggi email e svolgi qualunque attività attinente al tuo lavoro. Tieni traccia del tempo che lavori e rispetta l'obiettivo.   

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